Sono mesi che non scrivo e non puoi capire in quanti mi hanno ripreso dicendomi:
Vado spesso sul tuo blog ma non scrivi più nulla?
Mi sono giustificata in infiniti modi, dal fatto che mi sono occupata di progetti di educazione alimentare, che ho seguito tanti corsi di aggiornamento, che stavo studiando e poi è arrivata l’estate e la scuola è finita e a luglio il connubio lavoro/famiglia si fa impegnativo. Poi agosto le tanto desiderate ferie, poi l’autunno si ricomincia e il mio lavoro e le collaborazioni si sono fatte molto impegnative.
Non ho mai detto una bugia ma era molto semplice la scusite come la rimandite mi hanno attaccato.
Due gravissime malattie per cui la terapia esiste e l’unico dottore capace di curarle è te stesso
Oggi allora ricomincio da qui, faccio outing!
Voglio raccontarti perché realmente ho smesso di scrivere, senza scuse, solo la pura verità
Ho smesso di scrivere quando una sera freddissima del mese di gennaio durante una cena con alcuni compagni di un corso che seguivo in quel periodo uno di loro, Fabio, ha interrotto il mio monologo su quello che era la mia professione e su come la portavo avanti incalzandomi con una frase…
Irene è bellissimo quello che fai e lo racconti con un’enfasi invidiabile, ricordati solo di prestare attenzione a non credere troppo alle tue stronzate!
Per prima cosa mi sono risentita parecchio.
Io non vendo beveroni, io non vanto il titolo (se così si può definire) di Wellness Coach, io non ho la pillola magica, questa professione è difficile, devi studiare aggiornarti e soprattutto devo entrare nella vita di chi si affida a me ascoltando per capire, senza giudicare, e devo trovare un modo sempre diverso ed adeguato per ognuno affinché in autonomia arrivi ad una soluzione.
Ma torniamo a Fabio.
Per fortuna il grande motto di casa mia “chi domanda comanda” è arrivato in aiuto.
Fabio spiegati meglio, quali sarebbero per te le mie stronzate?
Irene, quando ci credi troppo rischi di non vedere oltre. Conosci la differenza tra crescere e restare dove sei?
Questi mesi quindi li ho passati a cercare la risposta a questo imperativo e tra una scusa e l’altra credo di esserci arrivata.
La differenza tra crescere e restare dove sei si chiama APERTURA MENTALE.
Devi essere disposto a mettere in discussione ciò che credi in particolare ciò che credi di te. Se non sei disposto a cambiare, a migliorare resti sempre dove sei.
Il mondo evolve e tu cosa sei disposto a cambiare?
Ecco cosa ho fatto io in questi mesi, ho conseguito un Master in Programmazione Neuro Linguistica, ho ampliato il numero di ambulatori dove mi puoi trovare, ho iniziato ad applicare con tante persone il mio metodo Dimagrire Motivati e i risultati sono davvero fantastici e per aprire ancora di più la mente ho accettato la collaborazione in qualità di docente presso un’importante accademia di ristorazione “Master Restaurant”. Non ho più scuse quindi e la rimandite non fa più parte di me, sono tornata e prometto che nei mesi a venire sarò sempre più presente.
Coraggio, ti abbraccio!